Szentendré
Alle porte della capitale, a soli 20 km, percorrendo la strada 11, o in treno, con la HÉV, in estate anche con il battello dal centro di Budapest, troviamo il pittoresco centro sull’ansa del Danubio, Szentendre. La località fu fondata dai Serbi che giunsero nel XVII secolo in Ungheria, dove trovarono riparo dall’espansione turca anche famiglie greche e dalmate.
Città di artisti, scrittori, pittori e scultori. Stradine tortuose, campanili eleganti, vicoli stretti, la città è famosa per le sue gallerie d’arte, i musei. Il centro della cittadina, ha mantenuto le caratteristiche del ‘700, con un’atmosfera mediterranea. Vi sono sette chiese costruite dai serbi, quattro appartengono ancora alla Chiesa serbo-ortodossa: le chiese Saborna, Pozarevacka, Blagovestenska, Preobrazenska; Invariate sono rimaste le vie e le piazze del centro del secolo XVIII, la piazza principale è circondata dalle case dei mercanti serbi dell’epoca. Nel 1763, dopo essere passata indenne alla perste, fu eretta una croce commemorativa di ferro per simboleggiare la fine del periodo.
Chiamiamo quindi Szentendre, la città delle chiese ma anche dei musei, ve ne sono dieci da visitare, tutte con un enorme fascino storico e culturale.
Alle porte della capitale, a soli 20 km, percorrendo la strada 11, o in treno, con la HÉV, in estate anche con il battello dal centro di Budapest, troviamo il pittoresco centro sull’ansa del Danubio, Szentendre. La località fu fondata dai Serbi che giunsero nel XVII secolo in Ungheria, dove trovarono riparo dall’espansione turca anche famiglie greche e dalmate.
Città di artisti, scrittori, pittori e scultori. Stradine tortuose, campanili eleganti, vicoli stretti, la città è famosa per le sue gallerie d’arte, i musei. Il centro della cittadina, ha mantenuto le caratteristiche del ‘700, con un’atmosfera mediterranea. Vi sono sette chiese costruite dai serbi, quattro appartengono ancora alla Chiesa serbo-ortodossa: le chiese Saborna, Pozarevacka, Blagovestenska, Preobrazenska; Invariate sono rimaste le vie e le piazze del centro del secolo XVIII, la piazza principale è circondata dalle case dei mercanti serbi dell’epoca. Nel 1763, dopo essere passata indenne alla perste, fu eretta una croce commemorativa di ferro per simboleggiare la fine del periodo.
Chiamiamo quindi Szentendre, la città delle chiese ma anche dei musei, ve ne sono dieci da visitare, tutte con un enorme fascino storico e culturale.
Viségrad
Proseguendo a nord da Szentendre per 20 chilometri circa sulla strada provinciale 11, arriviamo a Visegrád, cittadina resa particolarmente attraente grazie al bellissimo paesaggio tra le valli, intersecando con la cosidetta "curva del Danubio" e le bellezze naturali che vi circondano.
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Il palazzo reale, il maggiore complesso architettonico dell’Ungheria medievale, fu portato a termine nel 1330. Le colonne di marmo rosso riccamente ornate, le fontane con figure scolpite, il cortile d’onore richiamano la grandezza del Palazzo, voluto da re Mattia proprio negli anni in cui la città diveniva capitale del paese. Le rovine che ne sono rimaste si vedono nel Museo Mátyás király (Fõ u. 29). La Torre di Salomone, del secolo XII, era uno dei maggiori baluardi dell’Europa Centro-Orientale rimasti integri e faceva parte del sistema difensivo che con mura fortificate, collegava il bastione fluviale con l’Acropoli. Nel locali restaurati ora è allestita un’esposizione che illustra la storia del castello. Il passato viene rievocato dai Giochi Internazionali del Palazzo di Visegrád che si tengono ogni estate. Sulla cima del monte Nagyvillám è posto un belvedere, nella cui vicinanza è realizzata una pista guidoslitta. Il monte Mogyoróhegy è il maggior centro escursionistico nei dintorni della capitale. La valle Apátkút (Apátkúti völgy), con una cascata e un lago di trote, è provvista strutture di riposo. Nella valle Lepence (Lepence völgy) funziona una spiaggia forestale con piscine di acqua termale e da nuoto.
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Il palazzo reale, il maggiore complesso architettonico dell’Ungheria medievale, fu portato a termine nel 1330. Le colonne di marmo rosso riccamente ornate, le fontane con figure scolpite, il cortile d’onore richiamano la grandezza del Palazzo, voluto da re Mattia proprio negli anni in cui la città diveniva capitale del paese. Le rovine che ne sono rimaste si vedono nel Museo Mátyás király (Fõ u. 29). La Torre di Salomone, del secolo XII, era uno dei maggiori baluardi dell’Europa Centro-Orientale rimasti integri e faceva parte del sistema difensivo che con mura fortificate, collegava il bastione fluviale con l’Acropoli. Nel locali restaurati ora è allestita un’esposizione che illustra la storia del castello. Il passato viene rievocato dai Giochi Internazionali del Palazzo di Visegrád che si tengono ogni estate. Sulla cima del monte Nagyvillám è posto un belvedere, nella cui vicinanza è realizzata una pista guidoslitta. Il monte Mogyoróhegy è il maggior centro escursionistico nei dintorni della capitale. La valle Apátkút (Apátkúti völgy), con una cascata e un lago di trote, è provvista strutture di riposo. Nella valle Lepence (Lepence völgy) funziona una spiaggia forestale con piscine di acqua termale e da nuoto.
Esztergom
Proseguendo ancora più a nord, dopo una ventina di chilometri, arriviamo a Esztergom, sede reale di una volta. Nacque qui Santo Stefano, il nostro primo re. Fu la prima città capitale del paese. Per decenni fu sede di re e di prelati. Il suo castello ripristinato oggi è un museo, la magna aula invece è luogo di conferenze scientifiche. La Basilica sorge su un punto sporgente del Monte del Castello: è la più grande chiesa del paese la cui cappella Bakócz è uno dei più bei ricordi del Rinascimento ungherese. La Tesoriera del Cattedrale è ricca in opere ecclesiastiche. La statua di Santo Stefano, consacrata vicino all’edificio, è parte determinante del paesaggio, nella sera illuminata, guardando dal ponte vecchio-nuovo di Maria Valeria. Il Museo Cristiano ha luogo nel palazzo del primate ed ha una ricca collezione di quadri dell’Italia medievale, di gobelin, faenza e porcellana.