__Sulle tracce delle antiche civiltà
Budapest - Szazhalombatta (27 km) - Tac (68 km) - Pecs (153 km)
E' un itinerario attraverso i siti archeologici. Comincia da Budapest, precisamente da Obuda, l'antica Aquincum. Nella parte settentrionale si trovano i ruderi della città civile e di quella militare di Aquincum, due amfiteatri, ville decorate da mosaici, il bagno militare, le colonne di pietra dell'acquedotto. Nel Museo all'aperto, pietre scolpite, affreschi, un organo antico.
E' un itinerario attraverso i siti archeologici. Comincia da Budapest, precisamente da Obuda, l'antica Aquincum. Nella parte settentrionale si trovano i ruderi della città civile e di quella militare di Aquincum, due amfiteatri, ville decorate da mosaici, il bagno militare, le colonne di pietra dell'acquedotto. Nel Museo all'aperto, pietre scolpite, affreschi, un organo antico.
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Proseguendo verso sud, nella direzione del Lago Balaton, vale la pena fare una piccola deviazione per visitare Szazhalombatta, l'antica Matrica. Di recente è stata portata alla luce una chiesa romanica. Nel museo locale si può seguire la storia di 4000 anni, dall'età del bronzo ai giorni nostri. Nel territorio di Dunafured, è in costruzione il primo museo preistorico all'aperto, dove saranno esposte copie autentiche di case, forni e dipendenze dell'età del bronzo e del ferro. Nelle colline si celano le camere sepolcrali dei benestanti dell'epoca, tra le quali una con corridoio, scolpita in rovere 2700 anni fa. Tornando sull'autostrada M7 e proseguendo nella direzione del Balaton, subito dopo Szekesfehervar, troviamo la cittadina di Tac, l'antica Gorsium. Durante 43 anni di scavi sono stati portati alla luce resti delle mura, del foro, di templi, edifici pubblici, basiliche paleocristiane e bagni, del cimitero e del teatro. La città, fondata nella metà del I sec. d.C. come castrum romano, diventò ben presto una colonia di 7.000 abitanti elevata a città dall'imperatore Adriano. Fu sede del governatore della Bassa Pannonia e del culto imperiale. Nel 260 d.C. ospitò l'imperatore Settimio. Distrutta nello stesso anno dai barbari, fu ricostruita 30 anni dopo con il nome di Herculiana. Da Szekesfehervar, seguendo la strada n° 63 e quindi la n° 6, si può facilmente raggiungere Pecs, l'antica Sopianae, dove è possibile visitare il cimitero paleocristiano, dichiarato Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel dicembre 2000. Nel cimitero sono splendidamente conservate cappellette funerarie riccamente ornate di affreschi e mosaici, risalenti al IV sec. d.C. Il cimitero paleocristiano di Pecs, testimonianza di un'epoca poco conosciuta, unico in Ungheria, occupa la zona della piazza antistante la cattedrale odierna. Finora sono state individuate complessivamente 16 cappelle funerarie; gli scavi, condotti a partire dal 1780, sono tuttora in corso.
L'Ungheria Medievale
Velemer - Csempeszkopacs (20 km) - Jak (21 km) - Lebeny (110 km) - Pannonhalma (37 km) - Zsambek (108 km) - Esztergom (30 km) - Visegrad (24 km)
E' un itinerario consigliabile al turista che entra in Ungheria dalla frontiera di Rabafuzes (Austria). Già a Velemer, nella chiesa del XIII secolo, si possono ammirare gli affreschi di Johannes Aquila. La vicina Csempeszkopacs è famosa per la piccola chiesa del XIII sec., rimasta intatta nel corso dei secoli. Proseguendo verso Ovest, si arriva a Jak, dove sorge la più importante chiesa ungherese di stile romanico. Procedendo verso nord, si arriva a Lebeny, dove possiamo ammirare una chiesa in stile romanico nel XII sec.
Proseguendo per Budapest sull'autostrada M1, giunti a Gyor, facendo una piccola deviazione, si può visitare Pannonhalma, Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, famosa per la sua abbazia che da oltre 1000 anni è sede dei monaci benedettini ungheresi. Da vedere al suo interno: la basilica, la cripta, il chiostro con la "Porta Speciosa" e la biblioteca. La costruzione della basilica odierna risale al XIII secolo; è riconducibile a quell'epoca anche lo splendido portone denominato "Porta Speciosa". |
Tornando sull'autostrada M1, all'uscita di Bicske, si possono visitare i resti della chiesa romanica di Zsambek, ridotta in rovine da un terremoto 300 anni fa. Proseguendo verso nord, dopo pochi chilometri, si raggiunge il Danubio dove si incontra la cittadina di Esztergom, sede della Chiesa Cattolica Ungherese. Simbolo della città la cattedrale, nella quale è custodita la maggiore pala d'altare del mondo. La pregevole cappella Bakocz, in marmo rosso, risale all'inizio del XVI secolo. Nella camera del Tesoro si trova una ricchissima collezione di arte sacra. Nella chiesa inferiore, la tomba di Jozsef Mindszenty è luogo di pellegrinaggio. Sempre lungo il Danubio, si incontra Visegrad dove sorge il palazzo del re rinascimentale Mattia.
Sulle orme dei turchi
Szigetvar - Pecs (34 km) - Siklos (31 km) - Budapest (161 km) - Eger (130 km)
Szigetvar
Siklos
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Per chi avesse scelto di raggiungere l'Ungheria attraverso la Slovenia e la Croazia, proponiamo un itinerario alla scoperta di monumenti risalenti all'epoca della dominazione turca (XVI-XVII sec.). Il punto di partenza è Szigetvar, simbolo dell'amore per la patria nella campagna turca del 1566. I difensori della fortezza, contro una forza preponderante 24 volte maggiore, dopo un assedio di 22 giorni, con sprezzo del pericolo, sotto la guida del capitano Miklos Zrinyi, uscirono dalla fortezza e sacrificarono la loro vita nel combattimento corpo a corpo. Per commemorare il loro coraggio e l'amore per la patria, un gigantesco monumento rappresentante un leone è stato posto sul campo della battaglia, ora parco dell'amicizia turco-ungherese. La parte della fortezza che ancora si vede (via Var) è stata costruita dai turchi.
Proseguendo sulla strada n° 6, si arriva a Pecs, dove si trovano numerosi monumenti risalenti all'epoca turca, tra i quali: il dzsami del pasa Gazi Kaszim, con un'imponente cupola, il monumento turco più importante dell'Ungheria; e il dzsami del pasa Jakovali Haszan, tuttora moschea funzionante. Facendo una deviazione per Siklos ammirerete i lavori di restauro della moschea pentagonale Malkocs Bej (via Vorosmarty u.). Per raggiungere Budapest da Siklos passate da Pecs e seguite la strada n° 6. A Budapest da vedere: le terme Kiraly e la tomba di Gül Baba (costruita nel 1548, di forma ottagonale, oggi museo e luogo di pellegrinaggio dei musulmani). Da Budapest, percorrendo l'autostrada M3 verso est, dopo circa 130 km, si arriva a Eger. La gloriosa fortezza medievale della città risale all'epoca della guerra contro i turchi (XVI secolo). Il minareto, con una scalinata di 93 gradini e alto ben 40 metri, è il monumento turco più a Nord in Europa. |
Itinerari barocchi attraverso l'Ungheria del Settecento
Nel 1987 il Consiglio d'Europa ha istituito il programma degli "Itinerari Culturali Europei", ventuno percorsi di grande rilievo artistico-culturale che attraversano tutta l'Europa. Il programma europeo è finalizzato a custodire e valorizzare nei flussi turistici internazionali i tesori artistici e culturali di ogni Paese, muovendo dal chiaro assunto che il patrimonio culturale europeo è un tesoro in comune di tutte le nazioni che compongono l'Europa, ma questo tesoro è completo e integro solo se ogni nazione apporta il proprio patrimonio e si adopera per valorizzarlo e custodirlo. Gli "Itinerari Europei" più popolari sono i seguenti: "La strada delle tradizioni popolari", "Le antiche vie dei pellegrini", "Le città anseatiche", "La via della seta", "La via del barocco"; di quest'ultimo itinerario fa parte anche l'intero territorio ungherese.
Nella storia dell'Ungheria, l'epoca del barocco è stata una delle più floride e significative, come testimoniano ancor oggi i centri storici di gran parte delle città ungheresi, caratterizzati da una forte impronta barocca. L'Ungheria si liberò dalla dominazione turca alla fine del Seicento e del secolo successivo conobbe importanti lavori di costruzione e ricostruzione in tutto il suo territorio, con il coinvolgimento di un gran numero di maestri e artisti provenienti dalla vicina Austria e dall'Italia. Testimonianze del barocco si trovano in tutta l'Ungheria, dai paesi più piccoli alla capitale, Budapest. Ma per respirare l'atmosfera settecentesca delle tipiche città e cittadine dell'epoca, conviene seguire l'itinerario che parte da Sopron, nell'area occidentale dell'Ungheria, e arriva a Eger, nel nord.
Nella storia dell'Ungheria, l'epoca del barocco è stata una delle più floride e significative, come testimoniano ancor oggi i centri storici di gran parte delle città ungheresi, caratterizzati da una forte impronta barocca. L'Ungheria si liberò dalla dominazione turca alla fine del Seicento e del secolo successivo conobbe importanti lavori di costruzione e ricostruzione in tutto il suo territorio, con il coinvolgimento di un gran numero di maestri e artisti provenienti dalla vicina Austria e dall'Italia. Testimonianze del barocco si trovano in tutta l'Ungheria, dai paesi più piccoli alla capitale, Budapest. Ma per respirare l'atmosfera settecentesca delle tipiche città e cittadine dell'epoca, conviene seguire l'itinerario che parte da Sopron, nell'area occidentale dell'Ungheria, e arriva a Eger, nel nord.
Il Settecento si annuncia a Sopron già nella splendida piazza centrale, dominata dalla chiesa benedettina chiamata nel linguaggio popolare "Chiesa della Capra" (Kecske-templom), risalente all'epoca del gotico ma con gli interni in splendido barocco. In "Casa Storno", uno dei palazzi barocchi della piazza, è stato allestito un museo con la ricca collezione d'arte della famiglia Storno. L'arredamento di "Casa Fabricius", anch'essa nella piazza, rispecchia il gusto borghese dei secoli XVII-XVIII, mentre la statua della Santissima Trinità, al centro della piazza, è il capolavoro della scultura barocca ungherese del Seicento.
In stile barocco è anche la ricca decorazione dell'interno della Cattedrale di Gyor, dove si segnala in particolare l'altare dipinto da Franz Anton Maulbertsch, uno dei pittori più importanti del Settecento ungherese e le cui opere si possono ammirare in tante chiese del Transdanubio. Vicino alla cattedrale sono collocate due interessanti statue barocche, quella di San Michele e quella alquanto curiosa raffigurante l'Arca dell'alleanza. Sulla piazza Szechenyi si erge la chiesa dedicata a Sant'Ignazio di Loyola, che tanto nella pianta quanto nello stile della facciata riprende i motivi dominanti della Chiesa del Gesù di Roma. A Gyor si può visitare anche una farmacia interamente in stile barocco e decorata con splendidi affreschi (al numero 9 di piazza Szechenyi).
Con le sue viuzze strette e tortuose, le torri delle sue sette chiese e le case vivacemente decorate, la cittadina di Szentendre è uno dei centri turistici più frequentati dell'Ansa del Danubio. Quattro delle chiese delle colonie serbe, che qui si rifugiarono dall'invasione turca a partire dal XV secolo, sono tuttora gestite dalla chiesa ortodossa; si tratta della chiesa in stile rococò Blagovestenska, della Posarevacka, Preobrazenska e della cattedrale, nella piazza principale di Szentendre. Altri importanti tesori dell'arte sacra ortodossa si possono ammirare nel Museo Ortodox, ricco anche di una collezione di icone e oggetti di oreficeria. Il barocco ha lasciato pregiate testimonianze anche a Vac, ridente cittadina sulla riva sinistra del Danubio, a 50 km da Budapest, sede vescovile da 900 anni. A Vac si trova una delle piazze barocche più belle di tutta l'Ungheria, piazza Marcius 15, dove si trova anche la chiesa dei Domenicani, con un altare riccamente decorato, vero capolavoro del rococò. In occasione della visita che l'imperatrice d'Austria Maria Teresa fece a Vac, nel 1764, venne costruito in questa cittadina l'Arco di Trionfo, monumento unico nel suo genere in Ungheria. Sempre di epoca barocca è il ponte, decorato da statue di santi, sul torrente Gombas.
Un'altra città ricchissima di storia, Eger, conobbe una stagione di grande splendore proprio nell'epoca del barocco, con il vescovo Karoly Eszterhazy, dal quale ricevette un'impronta che è riuscita a conservare fino ai nostri giorni. Gli edifici più importanti risalenti all'epoca barocca sono la chiesa dei Frati Minori, dedicata a S. Antonio di Padova, e il Liceum, costruito nella seconda metà del Settecento nel caratteristico Zopfstil. Sulla volta della biblioteca di questo palazzo si può ammirare un affresco raffigurante il Concilio di Trento, con tutti i suoi 132 partecipanti fedelmente delineati, opera del viennese Johann Lucas Krackner che, insieme a Franz Anton Maulbertsh, è considerato il pittore più importante dell'epoca.
In stile barocco è anche la ricca decorazione dell'interno della Cattedrale di Gyor, dove si segnala in particolare l'altare dipinto da Franz Anton Maulbertsch, uno dei pittori più importanti del Settecento ungherese e le cui opere si possono ammirare in tante chiese del Transdanubio. Vicino alla cattedrale sono collocate due interessanti statue barocche, quella di San Michele e quella alquanto curiosa raffigurante l'Arca dell'alleanza. Sulla piazza Szechenyi si erge la chiesa dedicata a Sant'Ignazio di Loyola, che tanto nella pianta quanto nello stile della facciata riprende i motivi dominanti della Chiesa del Gesù di Roma. A Gyor si può visitare anche una farmacia interamente in stile barocco e decorata con splendidi affreschi (al numero 9 di piazza Szechenyi).
Con le sue viuzze strette e tortuose, le torri delle sue sette chiese e le case vivacemente decorate, la cittadina di Szentendre è uno dei centri turistici più frequentati dell'Ansa del Danubio. Quattro delle chiese delle colonie serbe, che qui si rifugiarono dall'invasione turca a partire dal XV secolo, sono tuttora gestite dalla chiesa ortodossa; si tratta della chiesa in stile rococò Blagovestenska, della Posarevacka, Preobrazenska e della cattedrale, nella piazza principale di Szentendre. Altri importanti tesori dell'arte sacra ortodossa si possono ammirare nel Museo Ortodox, ricco anche di una collezione di icone e oggetti di oreficeria. Il barocco ha lasciato pregiate testimonianze anche a Vac, ridente cittadina sulla riva sinistra del Danubio, a 50 km da Budapest, sede vescovile da 900 anni. A Vac si trova una delle piazze barocche più belle di tutta l'Ungheria, piazza Marcius 15, dove si trova anche la chiesa dei Domenicani, con un altare riccamente decorato, vero capolavoro del rococò. In occasione della visita che l'imperatrice d'Austria Maria Teresa fece a Vac, nel 1764, venne costruito in questa cittadina l'Arco di Trionfo, monumento unico nel suo genere in Ungheria. Sempre di epoca barocca è il ponte, decorato da statue di santi, sul torrente Gombas.
Un'altra città ricchissima di storia, Eger, conobbe una stagione di grande splendore proprio nell'epoca del barocco, con il vescovo Karoly Eszterhazy, dal quale ricevette un'impronta che è riuscita a conservare fino ai nostri giorni. Gli edifici più importanti risalenti all'epoca barocca sono la chiesa dei Frati Minori, dedicata a S. Antonio di Padova, e il Liceum, costruito nella seconda metà del Settecento nel caratteristico Zopfstil. Sulla volta della biblioteca di questo palazzo si può ammirare un affresco raffigurante il Concilio di Trento, con tutti i suoi 132 partecipanti fedelmente delineati, opera del viennese Johann Lucas Krackner che, insieme a Franz Anton Maulbertsh, è considerato il pittore più importante dell'epoca.